Dopo anni di esperienza come architetti, fornitori e D.L. nei cantieri, il progetto CALCELEGNOCANAPA® nasce dal nostro desiderio di costruire bio davvero. Insieme a Walter Perisello, esperto di costruzioni in legno e sostenitore di ciò che è “sostenibile”, abbiamo elaborato e brevettato un metodo costruttivo che elimina ogni componente sintetico che ancora vediamo posare in cantieri cosìddetti “in bioedilizia” e che snatura completamente l’obiettivo di questo tipo di costruzioni (isolanti sintetici, membrane a base di elementi plastici o chimici, colle).

INFORMAZIONI SUL SISTEMA TRICOMPONENTE CALCELEGNOCANAPA®

CALCELEGNOCANAPA® associa le proprietà strutturali del legno da costruzione con le proprietà termoigrometriche di un biocomposito di calce e canapa. L’alto livello di comfort è dato da temperature uniformi, livelli di umidità gradevoli e superfici con bassi coefficienti di contatto che si adattano alla temperatura della pelle creando una piacevole sensazione percepita anche al tatto.

Il sistema può essere impiegato sia per le nuove realizzazioni di edifici, sia per interventi sull’esistente, combinando semplicità esecutiva a elevate prestazioni strutturali ed energetiche.

Il sistema applicato alle NUOVE COSTRUZIONI prevede la realizzazione di strutture a telaio in legno poggianti su cordolo perimetrale di partenza, anch’esso in legno, posato su una platea in c.a. Sul cordolo di base si innestano i montanti attraverso connessioni a incastro e fissaggio diretto alla platea e successivamente le controventature costituite da elementi orizzontali e trasversali che garantiscono la monolicità del comportamento sismico e consentono  il fissaggio della listellatura orizzontale per l’aggrappo degli strati finali di termointonaco.All’interno dell’involucro così costituito è possibile gettare il biocomposito di calce e canapa e realizzare gli starti di finitura esterni e interni, costituiti dal termointonaco che definisce una superficie continua, omogenea e adattabile a qualsiasi forma dell’edificio. I solai interpiano e la copertura sono realizzati con travatura in lengo massello (quindi privo di colle ed elementi sintetici) a vista e casserature in legno per il getto dello stesso biocomposito. L’edificio si presenta quindi come un involucro uniforme, senza interruzione di continuità nella coibentazione, quindi privo di ponti termici e omogeneo nelle prestazioni ottimizzando i consumi energetici di gestione.

Il sistema applicato all’ESISTENTE prevede la realizzazione del solo termointonaco, particolarmente adatto in situazioni che presentano muri incoerenti per materiale e forma, ove il composto aderisce perfettamente entrando in tutti gli interstizi di una muratura irregolare, ed in situazioni con problematiche di umidità, in quanto il biocomposto è altamente traspirante e garantisce alti guadagni in termini di coibentazione, senza amplificare il problema umidità, come farebbe un qualsiasi altro intervento con prodotti a pannello o di tipo sintetico. Ove la struttura abbia bisogno di consolidazioni statiche la struttura a telaio potrà essere utilizzata come rinforzo strutturale delle mura esistenti.

Le strutture Calcelegnocanapa non hanno nulla di standar, e vengono elaborate su progetto, senza vincoli formali o estetici. I risultati ottenibili possono essere molto contemporanei o rustici. La sinuosità del termointonaco, modellato dalla mano dall’artigiano, crea un’opera unica gradevole alla vista al tatto, eliminando l’inevitabile rigidità formale dettata dai cappotti a pannello, e dando massa alla struttura. 

CARATTERISTICHE DEL BIOCOMPOSTO CALCE E CANAPA

    • ISOLAMENTO TERMICO: Il truciolato di canapa è ricco di microscopici alveoli colmi di aria in cui si susseguono continui processi di micro-condenzazione e micro-evaporazione in grado di bloccare il passaggio del caldo e del freddo dall’esterno all’interno dell’edificio e viceversa. La massa permette di accumulare calore e di rilasciarlo lentamente, facendo in modo che risulti fresco d’estate e caldo d’inverno. Quando il biocomposito si trova esposto al sole si riscalda in modo molto limitato, e quando la temperatura esterna scende è in grado di rilasciare il calore bilanciando la differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno.
    • RESPIRABILITA’ E RESISTENZA ALL’UMIDITA’: Il canapulo possiede eccezionali capacità igroscopiche, infatti la struttura è ricca di micro alveoli all’interno dei quali viene assorbita una grande quantità di vapore acqueo. Il biocomposito combina la permeabilità al vapore della calce all’igroscopicità della canapa, vale a dire la capacità del canapulo di assorbire elevate quantità di vapore acqueo. I muri ed i pavimenti di un edificio a base di canapa e calce possono assorbire l’umidità e rilasciarla attraverso l’evaporazione. Assorbendo, quindi, l’umidità in eccesso e rilasciandola quando l’aria è troppo secca, questa caratteristica evita l’eccessiva umidità ed il relativo deterioramento del materiale, e favorisce la riduzione del livello di umidità all’interno dell’edificio. L’effetto complessivo è, quindi, un ambiente più salubre e naturale.
    • ISOLAMENTO ACUSTICO: Il sistema presenta delle performance in grado di soddisfare i requisiti di resistenza acustica in quanto altamente fono assorbente. La propagazione delle onde viene spezzata dalla consistenza materica sfusa e continua (non a blocco-pannello) garantendo un’ottima resa.
    • ASSORBIMENTO DEL CARBONIO: l’anidride carbonica è un gas serra considerato come il principale responsabile del riscaldamento globale. Il settore dell’edilizia incide notevolmente sulle emissioni di carbonio. Le cause principali di questa forte incidenza sono principalmente due: il primo riguarda l’utilizzo dell’edificio che comporta il riscaldamento, l’illuminazione e il raffrescamento; in questo caso la diminuzione del carbonio utilizzato è associata al miglioramento tecnico dell’isolamento, all’utilizzo di impianti più efficienti e ad una riduzione delle perdite a causa di ponti termici e scarsa resistenza all’aria; il secondo riguarda la produzione del materiale stesso, la cui diminuzione è dovuta al fatto di immettere meno energia nel processo produttivo grazie a cementi a basso contenuto di carbonio e alla sostituzione dei materiali con un’alta concentrazione di carbonio in favore di altri con un livello inferiore. Particolarmente interessanti risultano essere quei materiali naturali da costruzione che sono in grado di assorbire l’anidride carbonica tramite la fotosintesi, trattenendola così all’interno delle proprie fibre. La canapa, difatti, è in grado di assorbire il diossido di carbonio dall’atmosfera durante la sua crescita.
    • RESISTENZA AL FUOCO: il biocomposto è in grado di resistere alla propagazione di un incendio senza bisogno di sostanze tossiche ritardanti di fiamma, esso infatti è classificato come “resistente alla fiamma senza rilascio di fumi tossici o infiammabili”. La resistenza al fuoco è definita come la capacità di un elemento costruttivo dl mantenere, secondo un programma termico prestabilito e per un certo periodo di tempo, la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico.
    • BENESSERE ABITATIVO: la calce-canapa migliora la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione, evita la proliferazione di muffe, funghi e batteri, garantisce la salubrità e accresce il comfort e la qualità della vita.
    • RICICLABILITA’: al termine della sua vita utile, la calce-canapa è riutilizzabile, infatti una volta frantumata può essere rimpastata con acqua e calce ed essere, successivamente, rimpiegata per la realizzazione di sottofondi, per l’isolamento di intercapedini o per la composizione di malta d’allettamento e intonaci. Questa capacità viene valorizzata dalla biodegradabilità dei singoli composti: il materiale, se smaltito, si decompone naturalmente essendo privo di sostanze tossiche o di origine sintetica. In alternativa può anche essere possibile sminuzzare il prodotto dismesso e disperderlo nel terreno o nei campi agricoli; in questo modo, il canapulo si decompone diventando compost e la calce si fonde con il suolo.